Odeo Cornaro
14 Marzo 2018Basilica di Santa Giustina
14 Marzo 2018Palazzo Della Ragione Padova visita guidata
E’ uno dei simboli della città: gioiello architettonico e artistico costruito a partire da XIII secolo come sede delle istituzioni comunali e tribunale, si trova nel fulcro della zona commerciale di Padova, caratterizzata tutt’oggi dalle famose piazze delle Erbe, della Frutta e dei Signori.
Arrivando nelle piazze, spicca la mole del palazzo con le sue logge e il suo enorme e famoso tetto a carena di nave, sostenuto da 116 costoloni lignei: capolavoro di ingegneria medievale.
Nelle piazze adiacenti e al piano terra del palazzo trovano posto i mercati di frutta e verdura, nonché le tipiche botteghe dei “becheri” e “casolini”, ovvero di carne e formaggio: un mercato coperto che funziona da più di Ottocento anni.
Nel salone interno
Il Salone che si trova al primo piano è un enorme sala pensile di quasi 80 metri di lunghezza x quasi 30 metri di larghezza è decorato da un ciclo di affreschi davvero unico: si tratta di uno dei rarissimi cicli astrologici medievali giunto fino ai nostri giorni.
Traendo ispirazione dalle teorie sull’ “astrologia giudiziaria”di Pietro d’Abano, professore di medicina e filosofia naturale all’università patavina agli inizi del XIV secolo, il ciclo di affreschi ci illustra lo svolgersi del tempo attraverso la rappresentazione dei dodici mesi dell’anno, accompagnati da simboli astronomici e astrologici, dalle occupazioni e dai mestieri, dalle azioni dell’uomo sotto l’influsso degli astri. Secondo le fonti vi lavorò Giotto, ma i suoi affreschi vennero distrutti da un incendio nel 1420 e ripristinati successivamente da Nicolò Miretto, Stefano da Ferrara, Jacopo da Montagnana e Domenico Campagnola.
All’interno del Salone sono conservati un enorme cavallo ligneo, realizzato nel 1466 per una giostra e la “Pietra del Vituperio”, secondo la tradizione voluta da Sant’Antonio per evitare ai debitori insolventi di finire in carcere. Sarebbero comunque stati pubblicamente svergognati, dovendo spogliarsi per indicare che avevano perduto tutti i loro beni, rimanendo quindi in “braghe di tela”.
Non è necessaria la prenotazione.
Apertura: 9.00/18.00.
Chiuso il lunedì.